La cantautrice Pia Tuccitto e la casa

La mia chiacchierata con Pia avviene al telefono, lei è a Bologna ed io a Roma.

Non ci conosciamo direttamente , ma quando tramite un’amica comune chiedo di poterla intervistare lei mi risponde “Tuccitto presente” ed io sorrido perché quest’artista poliedrica che ho scoperto attraverso le sue canzoni mi affascina e incuriosisce da diverso tempo.

Pia si dimostra da subito cordiale ed alla mano, durante tutta la telefonata mi parla dalla sua cucina mentre è impegnata a stendere una sfoglia di pasta per il pranzo.

E’ un fiume in piena, con accento da “toscanaccia” e bolognese d’adozione, chiacchieriamo di tutto; della sua passione per la cucina trasmessa dal papà,  di Mozart e di quando da ragazza è scappata dalla scuola per andare ad assistere ad un concerto di Renato Zero “sai Nico ero proprio una sorcina vera” e mentre lo dice  me la figuro la Rocker di oggi già ribelle da allora con i suoi capelli corvini e gli occhi vivi e brillanti azzurri, che incurante di tutto e tutti va per la sua strada..

Pia è una ribelle, un talento ribelle che vuole rompere gli schemi e le etichette ed essere sempre se stessa; libera di esprimersi sempre e lo fa in modo superlativo con la sua musica.

E’ lei l’autrice, di “E…”, un grande successo di Vasco  e che con lui ha aperto i concerti negli stadi affollati, è  lei che ha stregato Patty Pravo, che dice di lei “Talmente brava, padrona delle sue canzoni che non ho avuto altra scelta…’copiarla’. L’ex ragazza del Piper, per il suo album Una donna da sognare scelse ben sette brani scritti da questa giovane cantautrice.

Pia è tanto altro, la casa è il suo rifugio, il suo nido. 

La mattina è il momento in cui trova la sua ispirazione e mi dice come il suo legame con la scrittura sia velocissimo , già dalle prime luci dell’alba le parole e la musica prendono forma nella sua testa e una volta davanti al pianoforte mi spiega come tutto avvenga naturalmente.

Il luogo della casa in cui posiziona il suo pianoforte non è scelto a caso, sente un’energia particolare e nella sua casa di Bologna è rivolto a sud, la luce che filtra dalla finestra l’accarezza e la guida nel suo mondo di note.

Mi fa ascoltare una delle sue prime canzoni ”lacasapermeeperte”; qui c’è la Pia romantica, sensuale “Poi vedo/ il tuo sorriso passare dalla porta/ e tu che vieni incontro e dici /questa è la casa per me e per te/ e io mi sono emozionata”.

Pia la sua casa la ama, la vive, è qui che scrive, è qui che suona, è il suo centro.

I suoi successi sono tanti tra gli ultimi “Stupida per te”;”Tu sei un sogno per me”; “Perché tutto muore”in cui si rincorrono immagini e suggestioni di un grembo, di una caverna , di un luogo sicuro, in cui la caverna gioca come similitudine di una casa.

Cara Pia mi hai conquistata con la tua vitalità travolgente, la tua spontaneità sincera e la tua profonda autenticità è tutto il giorno che canticchio “ti aspetto,ma dove sei finito, ti aspetto..”.

Ti aspetto con una nuova, emozionante canzone!