House boat

Amsterdam ti strega, ti affascina, è un viaggio tra storia e innovazione che si perde tra i suoi 165 canali, patrimonio dell’Unesco.

E tra i paesaggi variopinti, tra le biciclette che passeggiano su e giù mi soffermo nell’intricata via di canali sulle variopinte case galleggianti: abitazioni, denominate ‘woonark‘ (letteralmente casa arca), costruite su una chiatta galleggiante e solitamente motorizzate.

La cosa meravigliosa di queste imbarcazioni è che non ce n’è una uguale all’altra sfoggiano fiori colorati dagli olbò delle fiancate o ornamenti originali sul tetto.

Gli abitanti di queste case particolari hanno un ormeggio fisso per le loro ‘dimore’ stabili.

Ad Amsterdam sono più di 2500, un tempo residenza di hippie e artisti; ora residenze ed eleganti dimore dalle quali si possono ammirare vedute mozzafiato della storica cintura dei canali importanti attrazioni cittadine.

Alcune tra queste hanno più di 100 anni e conservano elementi autentici a cui si aggiungono servizi moderni, quali elettricità, riscaldamento e acqua corrente. .Dopo la seconda guerra mondiale le case galleggianti costituirono una soluzione innovativa per la crescente domanda di alloggi ad Amsterdam.

Tuttavia tra gli anni ‘60 e ‘70 si registrò un boom di case galleggianti più moderne.

Un permesso speciale, chiamato ‘ligplaats‘, autorizza il proprietario ad ormeggiare la propria abitazione in un determinato luogo. Tali permessi sono molto richiesti e, come per tutte le proprietà immobiliari, una posizione prestigiosa accresce notevolmente il valore di una casa galleggiante. Ciascuna di queste case galleggianti è regolarmente censita e paga tasse abbastanza elevate per tutte le licenze e i permessi di ormeggio

Nel canale Prinsengracht si può visitare  la Casa Museo galleggiante . Questa casa-museo, ricavata all’interno di un’imbarcazione costruita nel 1914, è stata un tempo la dimora di una famiglia olandese per oltre 20 anni. Gli ambienti abitativi originali illustrano in modo affascinante lo stile di vita di coloro che scelsero questo stile di vita.

Quel che mi colpisce è lo spazio ristretto così abilmente organizzato.

Nel 2001 è stato ideato il quartiere Ijburg : un quartiere costruito interamente sull’acqua, diviso in sei isolotti nati prosciugando i canali e gettando sabbia poco a poco (chiamato dagli olandesi  metodo ‘pancake’). Per creare i primi isolotti sono stati utilizzati circa 25.000.000 metri cubi di sabbia.

Ljburg rappresenta un modello urbanistico a basso impatto inquinante, . Gli edifici sono stati eretti seguendo i principi della bioedilizia, del risparmio energetico e della salvaguardia delle acque, nel pieno rispetto e valorizzazione del contesto naturale circostante.

Quasi ogni battello è fornito di elettricità, acqua e telefono via cavo, tutti servizi autonomi, con alcuni accorgimenti è possibile anche l’allacciamento per il gas. Le house boat contrassegnate dai numeri blu hanno l’autorizzazione ufficiale, esse beneficiano come ogni imbarcazione da diporto, di collegamenti elettrici e acqua potabile, e allacciamento fognario. Il Comune ha anche stabilito il numero massimo ammesse in città e non rilascia più nuovi permessi, quindi i prezzi per un battello che ha già posto ormeggio sono enormemente aumentati, con meno di 45.000 euro.