Cementine: il pavimento che ha fatto la storia

Nei miei sopralluoghi nelle case accade sempre più spesso di incontrare questo antico pavimento che ha fatto la storia dei rivestimenti a cavallo tra l’800 e il ‘900 in Italia per poi diffondersi in tutta l ’Europa, America latina e Stati Uniti anticipando la “op art”(=optical art nata negli anni sessanta).

Il loro utilizzo è durato in modo continuativo fino agli anni ’30 poi meno fino all’avvento delle marmette in graniglia e alla ceramica industriale.

Le sue origini sono popolari, ma oggi costituiscono una ricercata scelta di arredo, meraviglioso connubio tra uno stile demodè ed un gusto fresco e sofisticato.

La composizione delle cementine e quella delle graniglie hanno la medesima base, ma si differenziano nella dimensione dei frammenti (granulometria).La graniglia è ottenuta con ciottoli grandi e ben visibili ,mentre le cementine hanno uno strato superficiale di cemento, sabbia finissima ed ossido di ferro ( la cosidetta pastina) e da un agglomerato di frammenti di marmo.

Così chiamate perché fabbricate con il cemento Portland, un materiale usato nella preparazione del calcestruzzo e di grande produzione con la Rivoluzione industriale.

La forma classica di queste piastrelle era quella quadrata , ma potevano anche presentarsi nella più audace forma esagonale. Le tonalità calde del rosso mattone erano più utilizzate nei contesti campestri mentre il binomio bianco/nero era un must dei palazzi più eleganti.

Le cementine non venivano levigate e lucidate a piombo, ma semplicemente trattate, rendendole idro-oleorepellenti ed antimacchia con dell’olio di lino. Le cementine non costringono a un arredamento classico, anzi possono essere accostate anche a pezzi di design contemporaneo.

Ad oggi è possibile ammirarle in molte residenze storiche e in abitazioni in cui il recupero e la valorizzazione dei materiali e la storia di magiche atmosfere fanno da protagonista.